Se vuoi vivere l’esperienza di un borgo che sembra sospeso tra il tempo e la terra che lo sostiene, Civita di Bagnoregio è la destinazione perfetta.

Chiamata anche “la città che muore”, è una frazione del comune di Bagnoregio, in provincia di Viterbo, costruita su un’altura di tufo e circondata da profondi calanchi. La sua posizione spettacolare e l’atmosfera intatta l’hanno resa una delle mete più suggestive del Lazio.

Dove si trova

Civita di Bagnoregio si trova nella Valle dei Calanchi, tra la valle del Tevere e il lago di Bolsena. Il borgo conta pochi abitanti stabili, ma attira ogni anno migliaia di visitatori proprio per la sua unicità. È nota per l’equilibrio instabile del terreno: l’erosione lenta, le frane e il tempo rendono il sito fragilissimo. Questa vulnerabilità ha contribuito a creare il fascino di Civita: una città antica che sfida il passare degli anni.

Come arrivare a Civita di Bagnoregio

In auto è il modo più semplice per raggiungere Civita di Bagnoregio. Da Roma prendi la via per Orte o la Cassia, passando per Viterbo, e segui le indicazioni per Bagnoregio. Una volta arrivato al paese base, dovrai lasciare il veicolo nei parcheggi indicati e proseguire a piedi o con la navetta.

In treno e autobus: se preferisci i mezzi pubblici, puoi raggiungere Orvieto o Viterbo in treno. Da lì si prendono autobus regionali verso Bagnoregio. Una volta a Bagnoregio, c’è un servizio di trasferimento che porta fino al punto di accesso al borgo.

Quando arrivi, noterai che non puoi entrare in auto nel borgo stesso: l’unico accesso è un ponte pedonale lungo circa 300 metri.

A partire dal 2013 l’ingresso a Civita è a pagamento: serve un ticket per mantenere il borgo e garantirne la conservazione. Il ponte offre vedute spettacolari sui calanchi e prepara l’arrivo al borgo con un effetto scenografico.

Cosa vedere nel borgo

Civita di Bagnoregio centro

Il tuo percorso comincia attraversando la Porta di Santa Maria (o Porta della Cava), l’accesso principale al borgo. Sopra l’arco spiccano motivi simbolici, tra cui due leoni che reggono teste umane, un dettaglio che celebra una rivolta storica contro i signori locali della zona.

Da lì entri nella piazza centrale, dominata dalla Chiesa di San Donato, che un tempo era la cattedrale del luogo. L’edificio conserva elementi romanici, rinascimentali e una cripta interessante da esplorare. Nella stessa piazza si affacciano Palazzo Alemanni, oggi sede del Museo Geologico e delle Frane, e case medievali che testimoniano il passato florido del borgo.

Passeggiando per i vicoli puoi imbatterti in Palazzo Vescovile, nel mulino cinquecentesco e nei resti di abitazioni antiche. Il borgo è privo di traffico e ogni angolo ha qualcosa da raccontare: una finestra, un uscio antico, un muro di tufo scavato dal tempo.

Da uno dei belvedere puoi ammirare la Valle dei Calanchi, con scenari che sembrano disegnati: creste aspre, canyon, vegetazione rada. Il contrasto tra la pietra chiara del borgo e la terra rossa dei calanchi rende il panorama indimenticabile, soprattutto al tramonto.

Un’altra tappa affascinante è la Grotta di San Bonaventura, una cavità che la tradizione associa al passaggio di San Francesco, oggi trasformata in punto di interesse storico e architettonico. Se hai tempo esplora anche il “Bucaione”, un tunnel che collegava in passato il borgo alla valle sottostante.

Consigli per la visita

  • Orari: il borgo ha orari variabili, specialmente in stagione turistica. Verifica prima di partire per evitare di trovare l’ingresso chiuso.
  • Tempo necessario: con calma, puoi visitare Civita in 2-3 ore, soprattutto se vuoi salire sul ponte, passeggiare nei vicoli e goderti i panorami.
  • Attrezzatura: porta scarpe comode, crema solare e acqua. Il percorso di accesso al borgo è in salita e può essere impegnativo in estate.
  • Biglietto e navetta: il ticket d’entrata serve anche per finanziare la manutenzione del borgo. Puoi scegliere tra camminare fino al ponte o usare la navetta, se prevista.
  • Momenti migliori: al mattino presto e al tramonto il borgo è meno affollato, la luce è soffusa e i colori risultano più intensi.

Civita di Bagnoregio ponte di sera

Civita di Bagnoregio non è solo un borgo da panorama, è un’esperienza emotiva. Dormire qualche notte nei dintorni ti consente di tornare all’alba, quando il silenzio si fa totale e l’alba illumina le sue curve. È una meta perfetta per chi ama i borghi antichi, gli scorci fotografici e il turismo lento. E dato che i fenomeni erosivi continuano, ogni visita ha un valore in più: potresti trovarla leggermente diversa la prossima volta.