Lunga circa 1.800 chilometri, la Via Francigena è un cammino che attraversa l’intera Europa e di cui una notevole parte si trova anche in Italia.

Che cos’è la Via Francigena

Di ispirazione essenzialmente religiosa, questo percorso offre l’opportunità di soggiornare gratuitamente presso ostelli di pellegrini, dove letti e servizi igienici sono a disposizione dei turisti (a piedi oppure in bicicletta).

Un forte senso dell’avventura unito ad affascinanti atmosfere storiche costituiscono le principali caratteristiche di un itinerario che entra nell’anima di chi si appresta ad affrontarlo.

Conosciuta anche come Strada Romea, la Via Francigena collega l’Europa occidentale e settentrionale con Roma ed è costituita da una fitta rete di strade e di sentieri facilmente percorribili per viandanti e ciclisti.

Grazie alla suggestione dei suoi paesaggi e alla varietà delle ambientazioni, questa antichissima strada dovrebbe essere percorsa almeno una volta nella vita.

Essa si presta benissimo per esperienze di trekking e mountain bike, tutte avventure ugualmente gratificanti, che possono essere scelte in base alle personali esigenze e alle tempistiche disponibili.

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La Via Francigena da Siena a Roma in bicicletta

Siena – Buonconvento – San Quirico d’Orcia

Considerato a ragione uno dei tratti di strada più suggestivi dell’intero percorso, questo itinerario si caratterizza per un ininterrotto saliscendi tra strade bianche e campi coltivati, alternati alle suggestive crete Senesi.

Ai ciclisti viene offerta l’opportunità di attraversare alcuni tra i paesaggi maggiormente panoramici della Toscana, per l’incredibile varietà delle tonalità cromatiche assunte dalla natura.

Questa tratta misura in tutto 60 chilometri, con 950 metri di dislivello prevalentemente concentrato negli ultimi 20 chilometri e in particolare nello sterrato che ha inizio da Buonconvento.

Da Siena a Buonconvento invece, i primi 30 chilometri non presentano particolari difficoltà in quanto l’itinerario prevede tratti asfaltati e sterrati molto battuti, ma tutti pianeggianti.

Da Buonconvento ha inizio poi la parte più impegnativa del percorso che conduce a San Quirico d’Orcia.

San Quirico d’Orcia – Radicofani – Lago di Bolsena

Lasciandosi la Toscana alle spalle, si entra in Lazio attraversando la Val d’Orcia, e partendo dal pittoresco borgo di Bagno Vignoni, per salire fino agli 800 metri di Radicofani, da dove si domina l’intera valle.

Si tratta di uno dei più suggestivi scenari della Via Francigena, dove il verde cupo dei cipressi si alterna con il giallo dorato dei campi coltivati.
Dal borgo di Radicofani si procede scendendo attraverso la via Cassia fino alla Valle di Paglia, che si trova al confine con il Lazio.

Protetto dalla maestosità del Monte Amiata, questo meraviglioso percorso ha una lunghezza di circa 80 chilometri con un dislivello di circa 1000 metri, e termina, dopo una salita piuttosto impegnativa, presso il Lago di Bolsena.

Bolsena – Viterbo – Sutri

Le pittoresche colline al confine tra Umbria e Lazio fanno da sfondo al percorso in bici che parte da Bolsena e che consente di ammirare i meravigliosi panorami visibili da Montefiascone.

Attraversando scenari decisamente più selvaggi, con fitti boschi di noccioli e querce, i turisti possono guardare il Lago di Bolsena da una prospettiva molto suggestiva e del tutto sconosciuta dal turismo di massa.

Percorrendo una decina di chilometri di saliscendi ci si allontana da Montefiascone (550 metri s.l.m.) per affrontare un antico basolato romano che conduce fino al centro storico di Viterbo.

Con il suo dislivello di 1000 metri, questo itinerario prevede numerosi tratti attraverso sentieri di bosco, seguendo ampi tratti della Via Cassia, per evitare il più impegnativo fuoristrada da Bolsena a Montefiascone.

È possibile suddividere l’itinerario in due tappe di circa 30 chilometri ognuna, per non sforzare troppo il fisico, soprattutto tenendo conto dei tratti in salita piuttosto impegnativi.

La meta finale della tappa è Sutri, un borgo di antiche origini, dove è possibile osservare antiche tombe rupestri che risalgono al VI secolo avanti Cristo.

Sutri – Parco di Veio – Roma

Lasciandosi alle spalle Sutri è possibile partire alla scoperta del piccolo paese di Monterosi e delle meravigliose Cascate del Monte Celato, considerate un vero e proprio tesoro naturale della zona e uno dei luoghi più incantevoli del Lazio.

Tra strade intagliate nel tufo e boschi di querce, il percorso si snoda quasi completamente su strade sterrate ma di agevole percorrenza in quanto non presentano pendenze considerevoli.

Il Parco di Veio consente di immergersi in uno dei più importanti polmoni verdi della capitale, potendo anche sfruttare la bellissima pista ciclabile che costeggia il Tevere.

Avvicinandosi a Roma, il cicloturista avverte i segni tangibili dell’antichità classica, per la presenza di reperti di architettura barocca localizzati nei piccoli borghi che si incontrano.

L’itinerario ha una lunghezza di circa 75 chilometri con un dislivello di 800 metri, che non presenta particolari difficoltà, anche se presuppone un buon allenamento in quanto i tratti da percorrere tra un centro e l’altro sono piuttosto lunghi.

Arrivati a Roma i ciclisti hanno a disposizione un’intera città da esplorare agevolmente sulle 2 ruote.