Sutri è uno di questi si trova nel Lazio, in provincia di Viterbo, a meno di un’ora da Roma, e nonostante non sia tra i borghi più pubblicizzati, ha davvero tanto da offrire. È uno di quei posti che non ti urlano in faccia la loro bellezza, ma te la mostrano piano piano, mentre cammini tra i vicoli o ti fermi a osservare un angolo di paesaggio.

Siamo in Tuscia, una zona che vale la pena conoscere meglio: piena di borghi autentici, storia antica e un’aria diversa da quella delle città. Sutri riesce a combinare tutto questo in modo naturale, senza forzature.

Il colpo d’occhio: l’anfiteatro scavato nel tufo

Sutri anfiteatro

Se arrivi a Sutri, la prima cosa che ti consigliano di vedere è l’anfiteatro romano. Ed è un consiglio giusto. È completamente scavato nella roccia, cioè non è costruito con blocchi sovrapposti, ma ricavato direttamente da un’enorme parete di tufo. È qualcosa che colpisce subito, sia per la forma che per il modo in cui si inserisce nel paesaggio.

Lì intorno si apre il parco archeologico, che comprende anche tombe etrusche scavate nella roccia. Non serve essere esperti di archeologia per apprezzare il posto: è bello camminarci anche solo per il silenzio, per l’ombra degli alberi e per l’idea che quel luogo esista da secoli.

Una grotta, una chiesa e tanta storia

Accanto all’anfiteatro c’è un luogo particolare che ha cambiato funzione nel tempo: prima tempio pagano, poi chiesa cristiana. Oggi si chiama chiesa di Santa Maria del Parto, ed è un mix tra grotta e luogo di culto. Entri e ti ritrovi in uno spazio piccolo, raccolto, con affreschi antichi e una luce tenue. Non è il solito edificio religioso, e forse proprio per questo lascia qualcosa.

Il centro storico di Sutri è tutto da girare

centro e cattedrale di Sutri

Il bello di Sutri è che si visita con calma. Non devi organizzare un tour complicato, basta infilarti nel centro storico e lasciarti guidare. È fatto di vicoli in pietra, scorci panoramici, case curate, e ogni tanto una piazzetta dove sederti un attimo. Non è molto grande, quindi si gira facilmente, ma riesce comunque a regalare sorprese.

Tra le tappe da fare c’è la Cattedrale di Santa Maria Assunta, con una cripta affascinante, e Palazzo Doebbing, oggi sede di mostre e del museo civico. Se capiti durante una delle esposizioni temporanee, ancora meglio: spesso ci sono opere interessanti e l’ingresso non è mai affollato.

Dove si trova Sutri e come ci arrivi

Sutri è comodo da raggiungere. Se sei in macchina, prendi la via Cassia da Roma e in circa 50-60 minuti sei lì. Anche da Viterbo è vicino. Se invece preferisci i mezzi, ci sono autobus Cotral che partono da Saxa Rubra (Roma) o da Viterbo e arrivano direttamente al paese.

La stazione più vicina è Capranica-Sutri, ma non è proprio a due passi, quindi da lì serve un bus o un passaggio. Per chi ama pedalare, il percorso è adatto anche a un giro in bici: strade tranquille e panorami gradevoli.

Eventi, mercatini e atmosfera

Sutri è uno di quei posti che riescono a essere vivi anche senza grandi eventi. Certo, durante l’anno non mancano le iniziative: mercatini, manifestazioni culturali, rievocazioni storiche. Ma anche nei giorni più tranquilli si respira un’aria accogliente. La gente del posto è gentile e c’è sempre qualcuno pronto a scambiare due parole o a darti un consiglio su dove mangiare.

Perché andarci

Non aspettarti effetti speciali o folle di turisti. Sutri è diverso proprio per questo. È un posto dove puoi staccare, anche solo per qualche ora, e vedere qualcosa che ha radici profonde, ma che si è adattato al presente senza perdere la sua identità.

È perfetto per chi ama camminare con calma, osservare i dettagli, scoprire luoghi fuori dalle rotte classiche. E poi, diciamolo: trovare un posto che ti sorprende senza troppa fatica è sempre una bella sensazione.

 

Sutri è un borgo che merita di essere scoperto. Non ha bisogno di esagerare per piacere: ti conquista con quello che è, con il suo passato scavato nella roccia, con la sua tranquillità, con le sue strade curate e la semplicità delle cose autentiche. Se sei in zona, non pensarci troppo: fermati. Anche solo per una passeggiata, una visita al parco archeologico o un pranzo in trattoria. A volte, la bellezza è dove non te l’aspetti.