Quando si pensa all’Olanda, spesso vengono in mente Amsterdam, i tulipani, i mulini a vento e le biciclette che attraversano canali pittoreschi.

Ma chi ha avuto la fortuna di esplorare questo affascinante paese sa bene che c’è molto altro da scoprire: come la splendida Haarlem, un gioiello storico a soli 20 minuti dalla capitale, dove il tempo sembra scorrere più lentamente tra stradine acciottolate, edifici secolari e un’atmosfera autentica che conquista al primo sguardo.

Oggi ti accompagno alla scoperta di Haarlem e delle sue attrazioni: dal maestoso Grote Kerk che domina la piazza centrale, al più antico museo dei Paesi Bassi, dall’affascinante mulino De Adriaan che si riflette sul fiume Spaarne, fino alla commovente storia della famiglia Ten Boom.

Ti racconterò anche delle sue origini antichissime, del periodo d’oro che la rese famosa in tutto il mondo e di come oggi rappresenti una perfetta fuga di un giorno dalla frenesia metropolitana di Amsterdam.

Storia e per cosa è famosa Haarlem, Olanda

Haarlem come città ha origini antichissime, con le prime menzioni della sua esistenza che risalgono al X secolo. Nel XII secolo era già diventata una città fortificata e la residenza dei conti d’Olanda, ottenendo lo status ufficiale di città nel 1245.

Tuttavia il suo sviluppo non fu privo di ostacoli, la città fu devastata nel 1346 e 1351 durante le guerre civili in Olanda e nel 1492 fu catturata da contadini insorti del Nord Olanda.

Un capitolo cruciale della sua storia si verificò durante la rivolta protestante contro la Spagna nel 1572, quando Haarlem resistette a un assedio di sette mesi prima di arrendersi alle truppe spagnole guidate da Federico di Toledo, figlio del Duca di Alba.

Durante l’assedio, persero la vita il comandante, l’intera guarnigione, il clero protestante e circa 2.000 cittadini. Quattro anni dopo, nel 1577, la città fu ripresa da Guglielmo d’Orange e incorporata nei Paesi Bassi Uniti.

Il XVII secolo durante il periodo noto come l’Età d’Oro olandese, la città divenne un rifugio per gli ugonotti e un importante centro artistico e culturale.

La scuola di pittura di Haarlem fiorì proprio in questo periodo, con artisti del calibro di Frans Hals, Salomon van Ruysdael, Jacob van Ruisdael, Philips Wouwerman e i fratelli Adriaen e Isaac van Ostade.

Contemporaneamente, Haarlem si affermò come centro tessile di importanza mondiale, con una importante produzione di lino e seta.

Vista la sua ricca storia e come vedremo tra poco, le tante attrazioni di grande importanza, Haarlem è senza dubbio una delle città da visitare assolutamente nei dintorni di Amsterdam.

Cosa vedere ad Haarlem: le attrazioni iconiche

Teylers Museum

Il Teylers Museum è il museo più antico dei Paesi Bassi, e venne fondato nel lontano 1778. Il museo nacque come centro per l’arte e la scienza contemporanee, grazie al lascito di Pieter Teyler van der Hulst (1702-1778), un ricco mercante di tessuti e banchiere di origine scozzese, che destinò la sua fortuna al progresso della religione, dell’arte e della scienza.

Il cuore storico del museo è la neoclassica Oval Room, costruita nel 1784 dietro la casa di Pieter Teyler, la cosiddetta “Fundatiehuis” (Casa della Fondazione).

Il concetto alla base del museo era rivoluzionario per l’epoca: creare uno spazio dove le persone potessero scoprire il mondo indipendentemente, senza coercizione da parte della chiesa o dello stato.

Oggi il Teylers Museum ospita una collezione eclettica che comprende opere d’arte di maestri dell’arte olandese, fossili di milioni di anni, libri rari ed estremamente preziosi e strumenti scientifici di varie epoche.

Frans Hals Museum

Il Frans Hals Museum è il museo d’arte per eccellenza di Haarlem e ospita la più grande collezione di dipinti di Frans Hals al mondo.

Il celebre pittore, noto per essere uno dei più grandi ritrattisti di tutti i tempi e per la capacità di catturare l’essenza dei suoi soggetti con pennellate rapide ed espressive. Hals ha influenzato maestri che arrivarono centinaia di anni dopo, tra cui Édouard Manet, Max Liebermann e persino Vincent van Gogh.

Il museo si trova in due location storiche nel centro di Haarlem, entrambe visitabili con lo stesso biglietto d’ingresso.

La prima è ospitata in un ex ospizio maschile del XVII la seconda location è nella Vleeshal (Mercato della Carne) del XVII secolo sulla Grote Markt, dove il museo organizza regolarmente mostre di arte moderna e contemporanea.

Oltre alle opere di Frans Hals, tra cui spiccano i sei dipinti della Guardia Civica, il museo espone lavori di altri famosi artisti di Haarlem come Judith Leyster, Cornelis van Haarlem e Jacob van Ruisdael, insieme a una ricca collezione di arte dal 1880 ad oggi.

Maggiori info sul sito ufficiale.

Molen de Adriaan

Il mulino a vento De Adriaan è una delle attrazioni simbolo di Haarlem. Anche se ciò che vediamo oggi è in realtà una fedele ricostruzione completata nel 2000, poiché l’originale, costruito nel 1779, fu distrutto da un devastante incendio nel 1932.

L’originale Adriaan sorgeva sulle fondamenta della Goevrouwetoren, parte delle fortificazioni medievali della città. A cosa serviva questo mulino?

Nel corso della sua storia, il mulino cambiò più volte funzione: inizialmente macinava tras (un materiale utilizzato nella malta per murature impermeabili), poi fu convertito per la produzione di tabacco da fiuto e infine divenne un mulino da grano.

Quando nel 1925 il mulino rischiò la demolizione, fu salvato dall’associazione De Hollandsche Molen. Purtroppo, il 23 aprile 1932, un incendio scoppiato nella parte inferiore della struttura lo distrusse completamente.

Dopo numerosi tentativi falliti di ricostruzione negli anni ’30, ’50 e ’80, finalmente nel 1999 iniziarono i lavori che portarono al completamento del nuovo De Adriaan il 14 novembre 2000.

Oggi è possibile visitare l’interno del mulino con un tour guidato che conduce fino alla cima. Dalla “balaustra” si gode di una spettacolare vista a 360 gradi su tutta Haarlem.

Grote Markt

Un’altra attrazione di grande importanza è la piazza conosciuta come Grote Markt. Si tratta di una delle piazze più belle dei Paesi Bassi.

Al centro della piazza si trova il Municipio, costruito sul sito dell’antico padiglione di caccia dei Conti d’Olanda.

L’edificio originale, realizzato in legno, fu quasi completamente distrutto da un incendio nel XIV secolo, ma venne ricostruito in uno stile più sfarzoso.

A dominare la piazza è l’imponente Grote Kerk, una basilica gotica tardiva lunga 140 metri con una torre di 40 metri da cui è possibile ammirare tutto il centro storico. All’interno della chiesa si trova il famoso organo Müller del 1738, sul quale suonò anche il giovane Mozart, oltre alla tomba di Frans Hals.

La Grote Markt è circondata inoltre da caffè e ristoranti in cui è possibile fermarsi per mangiare qualcosa o sorseggiare un drink.

Corrie Ten Boom House

Un altro museo che vale la pena visitare ad Haarlem è il Ten Boom Museum (o Corrie Ten Boom House).

La galleria si trova nella casa dove tre generazioni della famiglia Ten Boom vissero tra il 1837 e il 1945, ed è dedicata a “The Hiding Place” (Il nascondiglio), soggetto del libro scritto da Corrie ten Boom.

La famiglia Ten Boom gestiva un negozio di orologi all’angolo di un vicolo della principale strada commerciale di Haarlem. Durante l’occupazione nazista, a partire dal 1942, i Ten Boom trasformarono la loro casa in un rifugio sicuro per ebrei e altri perseguitati, costruendo un nascondiglio segreto al piano superiore.

La famiglia riuscì a salvare numerosi rifugiati fino a quando non furono traditi il 28 febbraio 1944. Le conseguenze furono purtroppo tragiche: Casper ten Boom, il padre, morì in prigione il 9 marzo 1944 all’età di 84 anni; Betsie ten Boom morì nel campo di concentramento di Ravensbrück il 16 dicembre dello stesso anno a 59 anni.

Corrie ten Boom fu l’unica a sopravvivere a Ravensbrück e tornò a Haarlem riprendendo l’attività del padre. Morì nel 1983, nel giorno del suo 91° compleanno, dopo aver scritto diversi libri sulla sua esperienza nel campo di concentramento. Il museo aprì nel 1988, proprio nel giorno del suo compleanno.

Il Ten Boom Museum può essere visitato solo con tour guidati, durante i quali potrai conoscere a fondo la storia di Corrie e della sua famiglia e gli eventi che si svolsero nella casa prima e durante la Seconda Guerra Mondiale. È possibile vedere il nascondiglio originale, fotografie di famiglia e oggetti dell’epoca. L’intero piano superiore è stato trasformato in una sala espositiva.

Trovi maggiori info sul sito ufficiale.

Fabbrica di birra Jopen

Uno degli esempi più affascinanti di riconversione architettonica a Haarlem è senza dubbio la Jopenkerk, un’antica chiesa trasformata in fabbrica di birra e ristorante.

La storia di Jopen affonda le radici nel lontano 1407, quando la ricetta della Jopen Adriaan fu registrata per la prima volta dalla Gilda dei Birrai di Haarlem. Il nome “Jopen” deriva dai barili di legno da 112 litri che venivano utilizzati per trasportare la birra in passato.

Dopo secoli di oblio, nel 1994 il marchio Jopen è stato ufficialmente rilanciato, rivitalizzando la tradizione birraria di Haarlem attraverso la ricreazione di antiche ricette del XVI secolo.

Oggi, la Jopenkerk non è solo un birrificio ma un vero e proprio polo gastronomico e culturale che comprende un caffè e un ristorante. Durante la visita potrai ammirare le impressionanti caldaie di rame dove viene prodotta la birra di Jopen e assistere da vicino al processo di produzione della birra.

Come arrivare ad Haarlem da Amsterdam

Raggiungere Haarlem da Amsterdam è estremamente semplice. La soluzione più comoda è sicuramente il treno, con collegamenti frequenti che impiegano solo 15-20 minuti per coprire la distanza tra le due città.

Il costo del biglietto è di appena 10,40€ (andata e ritorno ad Amsterdam).