La Baia di Trentova, ubicata a circa 3 km di distanza da Agropoli, è considerata a pieno titolo uno dei luoghi più suggestivi del Cilento, questa magnifica terra affacciata sul Mar Tirreno e compresa fra il Golfo di Salerno e il Golfo di Policastro.

La località, infatti, caratterizzata da una lunga spiaggia sabbiosa e da un mare dalle acque trasparenti e cristalline, nel 1997 è stata inserita dall’UNESCO fra i luoghi riconosciuti come Patrimonio dell’umanità ed è stata più volte omaggiata con la famosa Bandiera Blu, il premio assegnato da Legambiente ai litorali più puliti.

L’origine del nome della Baia di Trentova

Il Cilento è una terra di antica frequentazione umana, che ha restituito testimonianze antropiche risalenti addirittura a 250.000 anni fa. Durante i secoli successivi, la zona è stata abitata da numerosi popoli, i cui insediamenti hanno lasciato profonde tracce nella cultura e nel paesaggio locali: Etruschi, Greci, Lucani, Romani e Longobardi hanno colonizzato queste aree beneficiando del gradevole clima locale, della bellezza del territorio, della fertilità della terra e della sua posizione strategica nel Mediterraneo.

La Baia di Trentova prende il nome dalla leggenda secondo la quale, un giorno, all’interno di una grotta sotto allo scoglioomonimo, vennero trovate trenta uova di gabbiano – o di tartaruga marina -, accuratamente nascoste fra le rocce.

Lo scoglio in questione offre una vista mozzafiato su questo tratto di costa, ed è legato alla terraferma da una sottile lingua di terra, percorribile a piedi. Ai lati della baia, una serie di suggestive insenature si alternano fino a raggiungere la meravigliosa spiaggia del Vallone, vicina a Castellabate, utilizzata fin dall’antichità come porto naturale.

La Baia di Trentova: al mare come in Paradiso

La Baia di Trentova, con la sua bellezza incontaminata, è la testimonianza evidente di come non sia necessario effettuare lunghi viaggi all’estero per godere di un mare limpido e cristallino e di splendide spiagge da cartolina, come quelle dei paradisi tropicali.

In questo luogo, infatti, ancora protetto dalle folle chiassose di turisti, è possibile vivere una vacanza a stretto contatto con una natura incontaminata e immersi in un paesaggio mozzafiato.

Il blu cristallino del mare e il bianco accecante della spiaggia, in parte sabbiosa, in parte costituita da piccole pietre, offrono al visitatore un caleidoscopio di colori da cui è impossibile non rimanere affascinati.

Alle spalle della baia, una rigogliosa cintura di macchia mediterranea abbraccia la spiaggia e la investe dei suoi caratteristici profumi inebrianti, portati dal vento.

L’acqua del mare, in questo tratto particolarmente investita dalle correnti, è piuttosto fredda, ed è talmente pulita che consente di ammirare il fondale anche a occhio nudo, senza attrezzature.

La spiaggia, spesso battuta dal vento e quindi piuttosto fresca, non è completamente selvaggia, e accoglie i turisti mettendo a loro disposizione ogni comodità: oltre a un’ampia zona a ingresso libero, infatti, è presente un’area attrezzata con lettini e ombrelloni, su cui si affacciano bar e ristoranti dove si possono gustare i prelibati piatti tipici della cucina cilentana.

L’area naturalistica di Trentova – Tresino

Se la Baia di Trentova consente di trascorrere splendide giornate in riva al mare, la natura alle sue spalle non è da meno.
Proprio per preservare la bellezza incontaminata del luogo, l’area è stata inserita all’interno del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni e ospita alcuni fra gli itinerari naturalistici più belli di tutta la costa cilentana, tutti perfettamente segnalati e raccolti in una rete sentieristica di 10 km, inaugurata nel luglio del 2020.

Fra tutti, impossibile non nominare il Sentiero di Trentova, un percorso ad anello che risale dalla baia per circa 200 metri e prosegue costeggiando il mare dall’alto, fino a raggiungere il villaggio abbandonato di San Giovanni.

Lungo il tragitto, spesso interrotto dal piacevole incontro con le mucche al pascolo, si possono ammirare vecchie cascine contadine abbandonate e ormai inghiottite dalla macchia mediterranea e, più in basso, suggestive calette che consentono l’accesso al mare.

L’ultima parte del tragitto termina all’interno di un folto bosco di lecci, che, con la sua fresca ombra, rende la camminata molto gradevole anche durante le giornate estive più assolate.

Simbolo del Sentiero di Trentova, infine, è il famoso Scoglio di sale, utilizzato nell’antichità per raccogliere questo prezioso ingrediente, che veniva in seguito rivenduto presso la Marina di Agropoli.