Definito “Gioiello d’Italia 2012”, Specchia è un affascinante borgo dalla storia millenaria, un vero e proprio diamante incastonato nel Basso Salento. Di origine medievale, fu costruita su una delle alture salentine per tenerla lontana dal mare e al sicuro dagli Ottomani che l’avrebbero depredata. Così affascinante da essere stata premiata e insignita del titolo di “Migliore destinazione rurale emergente d’Italia” ed inserita nell’elenco dei “Borghi più belli d’Italia”.
Qui è possibile soggiornare, o scegliendo una Casa Vacanza nel Borgo, un B&B o un Hotel, come il Salento Hotels, situato nella tipica campagna salentina.
Cosa tratteremo
Le origini di Specchia
Secondo gli studi di archeologia effettuati sul territorio, vi sono tracce di civiltà che risalgono al IX secolo, quando contadini e pastori si stanziarono a Specchia, scegliendo la sua posizione per controllare eventuali invasioni barbariche. Pian piano, quella che era una collina si trasformò in un grande feudo grazie a Tancredi d’Altavilla che fu proclamato re di Palermo; da quel momento Specchia è stata sede di molti importanti casati, come quello della famiglia Monteroni fino agli Orsini del Balzo.
Si ricorda come Beltrando Orsini del Balzo, nel 1435, fu costretto a reagire all’attacco della regina Giovanna che inviò il suo più feroce capitano d’armata, Giacomo Caldora, sotto il quale la città dovette dolorosamente soccombere. Sempre fiera e altera, Specchia è rimasta una splendida località giunta a noi oggi, conoscendo il maggior momento di gloria tra il 1700 e il 1800, fino a quando non vi fu il tramonto del sistema feudatario.
Le attrazioni di Specchia: oltre la natura, uno scorcio della nostra storia
Chiunque passi per questo piccolo borgo ne resta incantato, di un fascino inaspettato e dalla personalità decisa, Specchia offre svariati punti di interesse ai visitatori, come i frantoi ipogei, le chiese e i palazzi baronali. Ogni angolo parla di un pezzo di storia italiana tutta da riscoprire e rivivere, luoghi che narrano di una cittadella protagonista della vita mondana di ricche famiglie e di battaglie che hanno reso il nostro paese così unico.
Di seguito vogliamo indicare le principali attrazioni di questo borgo, per una visita fugace o per un long weekend dedicato alle sue bellezze. Visitando il centro ci si imbatte in una serie di piccole chiese, come quella di Sant’Eufemia, dallo stile greco con la facciata a doppio spiovente e una bifora divisa da una colonna, alla cui sommità si trova la tipica croce greca. Tutta la luce interna trae origine dalle piccole finestre che si trovano a tramontana, che conducono i raggi del sole proprio all’altare. Con la pianta a croce greca a tre navate, la chiesa ospita al suo interno la statua da cui prende il nome.
Più in alto rispetto alla strada, è collocata la Chiesa della Madonna Assunta, una struttura del ‘600 che si trova nelle vicinanze della Porta del Foggiaro, l’antica Porta Lecce. Bellissimo affresco della Vergine con Bambino, invece, si trova nella Chiesa di San Nicola di Mira, di stile tipicamente medievale, questa chiesa fu consacrata in origine con rito bizantino e solo successivamente fu convertita a rito latino. Caratteristico è il sistema di illuminazione progettato, che consente ai raggi del sole di penetrare all’interno, illuminando magicamente l’altare.
Più recente e sfarzosa è la Chiesa e Convento dei Francescani Neri, dove si trova la cappella dedicata a Santa Caterina e la cripta, che è ricca di meravigliosi affreschi. Si racconta, senza averne però la certezza, che San Francesco soggiornò qualche giorno in questo luogo per pregare prima di recarsi a Gerusalemme. Gli appassionati di pittura e architettura apprezzeranno molto la Chiesa della Presentazione della Beata Vergine Maria. All’interno si trovano opere del maestro Giuseppe Afrune, ritrattista ufficiale del vaticano di origine specchiese, che ha donato una suggestiva litografia di san Giuseppe Moscati e un ritratto della più recente Santa Gianna Beretta Molla.
Scoperta solo nel XVI secolo, infine, è la Cripta della Madonna del Passo, con un altare centrale e due altari laterali, presenta elementi artistici molto interessanti; tra gli altri, si ricorda il baldacchino tardo rinascimentale che si trova sull’altare principale, insieme ad alcuni meravigliosi affreschi. Luogo di spiritualità durante il periodo quaresimale per la Via Crucis presente all’esterno della chiesa, questa cripta conserva molto del fascino antico specchiese.
Continuando la visita del borgo ci si imbatte nel Palazzo dei Risolo Protonobilissimo – Trani che si trova sulla piazza principale di specchia. Notevole ed elegante la balaustra che percorre tutta la facciata, con lo stemma della nobile famiglia che troneggia sul portale a bugnato, segno dell’aristocrazia che ha attraversato la storia del borgo.
Impossibile non ammirare i frantoi ipogei, antiche strutture sotterranee scavate nella roccia, dove venivano macinate enormi quantità di olive, grazie alle macine trainate a fatica dagli asini, dai cavalli e dai buoi. Un’antichissima tradizione che risale al XV e XIX secolo, portata avanti dai contadini e fattori locali che hanno mantenuto nei secoli l’amore e la passione tutta pugliese per l’arte olearia.