Immersa nel Mediterraneo, a poche miglia dalla città di Trapani, si estende l’Isola di Levanzo, dalla superficie ridotta ma con vista mozzafiato.

Questo luogo nasconde angoli di paradiso suggestivi e spettacolari, infatti, racchiude in sé numerosi reperti storici che provengono dal Paleolitico e nel medesimo periodo, l’Isola di Levanzo era legata ad una striscia di terra.

Tuttavia, con il susseguirsi degli anni, la popolazione autoctona si estinse a causa dell’innalzamento del mare. Ulteriori scoperte risalgono al 1200 a.C. quando l’isola venne invasa da una serie di popolazioni. Fondamentali furono i Fenici, Ateniesi e Cartaginesi, i quali occuparono in modo rapido anche la Sicilia.

L’Isola di Levanzo, presente all’interno dell’arcipelago delle Isole Egadi, corrisponde alla più piccola del luogo, con un’estensione di appena 5 km².

Da soli o in compagnia questo posto è adatto a chiunque.

Cala Minnola

Prima tappa del viaggio è Cala Minnola, raggiungibile a piedi in modo semplice e veloce. Venti minuti di camminata dal porto di Levanzo permettono a chiunque di giungere a destinazione.

Si tratta di una delle spiagge più belle per la flora presente ed è la meta ideale per organizzare un pic-nic, sotto l’ombra di una pineta ombrosa. A Cala Minnola, è anche possibile immergersi in acque cristalline e terse. Inoltre, la località permette di apprezzare i luoghi in cui, in epoca romana, veniva lavorato il pesce.

Cala Fredda

Dai colori irreali e inimmaginabili è Cala Fredda, sita ad appena 10 minuti dalla spiaggia precedente. La profondità del mare, a partire dalla battigia, incrementa lentamente, rendendo la località adatta ai bambini: la sicurezza è garantita ai genitori, che potranno così rilassarsi.

Cala Dogana

Il connubio tra arte e relax si fa sempre più acceso con Cala Dogana, porto dalle dimensioni ridotte.

La spiaggia è ciottolosa e la vista impagabile. Infatti, caratteristiche del luogo sono le splendide e meravigliose case bianche: appartenenti ai pescatori, ricordano una piccola Santorini italiana.

Altrettanto speciali sono le imbarcazioni dipinte a mano che completano e integrano il paesaggio marino.

Per coloro che amano lo sport, nella Cala Dogana, è prevista l’attività di snorkeling: attraverso l’utilizzo di un boccaglio, i turisti possono apprezzare le meraviglie offerte anche dal fondale marino.

Immersioni

Le immersioni, all’interno dell’Isola di Levanzo, racchiudono numerosissime sorprese.

Nell’area di Capo Grosso, per esempio, possono essere avvistati attrezzi realizzati in ferro o in terracotta, conservati in modo perfetto sul fondale. Gli strumenti sono ritrovamenti risalenti a una battaglia della prima guerra punica.

Grotta del Genovese

Dal punto di vista culturale, è imperdibile la grotta del Genovese. Non si può dire di aver visitato l’Isola di Levanzo senza essere stati in questo luogo e fu Francesca Minellono, pittrice di origine fiorentina, a rilevare le pitture rupestri nel 1949.

La grotta del Genovese racchiude cunicoli unici nel loro genere; sulle pareti calcaree sono raffigurati diversi graffiti, che corrispondono a veri e propri riti propiziatori che risalgono al periodo compreso tra il Paleolitico e il Neolitico.

L’arte rupestre è caratterizzata da quattro figure umane e alcuni animali di grossa taglia. Senza dubbio, le incisioni hanno una forma stilizzata, ma permettono di cogliere il significato delle rappresentazioni.

Trekking

Legato a questo posto dal fascino unico e singolare è anche l’itinerario di trekking, che può essere organizzato in una sola giornata. La mattina presto oppure il tardo pomeriggio sono i momenti ideali per realizzare questo percorso nella natura.

L’itinerario ha un grado di difficoltà basso, quindi turistico e adatto anche ai meno allenati. La distanza coperta fa riferimento a circa 3,4 km, pari a poco più di un’ora di camminata.

All’interno dell’Isola di Levanzo si può vivere un’esperienza completamente italiana, nella località marina meno conosciuta dell’arcipelago.