La capitale della Bulgaria, Sofia, è una città che vale la pena visitare. È ricca di bellezze, ma è segnata anche da forti contrasti storici. In questo territorio, infatti, si sono avvicendate diverse dominazioni che hanno influenzato inevitabilmente costruzioni e usi. Molte testimonianze, però, sono andate perse in seguito ai due conflitti mondiali e, quindi, impossibili da ricostruire.

Sofia è una meta economica, facilmente raggiungibile e adatta a giovani e meno giovani. Per visitarla sono sufficienti due giorni, quindi, è ora di iniziare a viaggiare con la mente tra le bellezze bulgare.

Cosa tratteremo

Primo giorno

Per cominciare a familiarizzare con la città è consigliata una guida turistica del posto. Presso l’ufficio del turismo è possibile richiedere operatori turistici che vi guideranno alla scoperta di Sofia. Con loro potrete scoprire segreti e curiosità sulla città e sulle usanze del posto. Se, invece, preferite l’avventura, potrete iniziare il tour da soli.

Uno dei luoghi più famosi di Sofia è la Cattedrale Aleksandr Nevskij. Si tratta di una costruzione commemorativa. Infatti, è dedicata ai duecentomila soldati russi che morirono per liberare la Bulgaria dal dominio degli Ottomani. Si tratta di un edificio di fine Ottocento ed è l’unico monumento illuminato di notte. Si tratta di un privilegio concesso dall’amministrazione poiché Sofia punta a ridurre l’inquinamento luminoso.

Nelle vicinanze è possibile vedere la sede del Parlamento. L’Assemblea è sita in Narodno Sabranie, una piazza dove si trova la statua dello Zar Aleksandr II, realizzata da uno scultore italiano. Si tratta di Arnoldo Zocchi. L’opera risale all’inizio del Novecento.

Santa Sofia è la seconda chiesa più antica della capitale. Il colore esterno è rossiccio e le sue linee architettoniche semplici. L’aspetto nel suo insieme è solenne. Nel corso degli anni la chiesa è stata una moschea, un deposito di gasolio e solo recentemente è stata restituita ai cittadini come chiesa ortodossa. La chiesa di Santa Sofia è intitolata alla Divina Sapienza. Al suo interno c’è anche una cripta aperta recentemente al pubblico. Questa contiene preziosi mosaici, dipinti, tombe del I e III secolo e le rovine di chiese precedenti. La sua particolarità sta nel fatto di non avere un campanile. Per questo motivo i russi, dopo la liberazione di Sofia, hanno collocato una campana su un albero. Dopo secoli, la campana è ancora lì.

Lasciando la chiesa alle spalle, si può visitare un mercatino con prodotti del luogo. In prossimità di questo vi è una delle tante statue militari presenti a Sofia e, camminando ancora, si arriva alla chiesa di Sveta Nikolai. È una costruzione di piccole dimensioni e riprende nello stile la cattedrale di Kiev. Al suo interno ci sono molti pezzi di carta che vengono lasciati in scatole di legno e collocate vicino al sarcofago del vescovo Serafin. Tale usanza viene denominata “rito dei bigliettini dei desideri”.

Un’altra chicca di Sofia è il Teatro Nazionale di Ivan Vazov, il padre della letteratura pubblica. La costruzione risale al 1907 ed è in stile neobarocco. Nel circondario è possibile trovare locali carini e caffè in cui sostare e gustare le prelibatezze del posto.

Secondo giorno

Il secondo giorno si può iniziare con un giro in tram e ammirare in tutta velocità le strade vive di Sofia. Utilizzare i mezzi pubblici è estremamente economico e (sorpresa!) sono anche abbastanza efficienti.

Per l’ultimo giorno, quindi, ci si può far portare a Ploshtad Sveta Nedelya. Prima, però, è consigliata una sosta presso la Presidenza della Repubblica dove si può assistere al suggestivo cambio della guardia. Il rito viene ripetuto ogni ora. Difronte si trova una moschea antica trasformata in un museo, il più antico della Bulgaria, il Museo Archeologico.

Da non perdere è la Rotonda di Sveti Georgi, la costruzione più antica di Sofia. Questa è circondata da costruzioni dallo stile più svariato e, quindi, vi è una contrapposizione storica senza eguali. La Rotonda è costruita con mattoni rossicci e intorno ad essa si ammirano gli scavi dell’antica Serdica. Il contrasto tra antico e moderno è strano, ma piacevole.

A Sofia è presente anche una Sinagoga. Si tratta di una costruzione interessante da visitare, ma non è aperta a chi non professa il culto ebraico. Per questo motivo ci si può accontentare di ammirarla dall’esterno. In zona vi è anche il mercato coperto che vi porterà dritti alla moschea Banya Bashi, l’unica sopravvissuta negli anni. È stata eretta alla fine del Cinquecento ed è possibile visitarla a meno che non sia ora di preghiera.

Poco dopo la moschea, entrando nei giardini Tsentralna Banya, ci sono delle fontane da cui fuoriesce acqua termale con grandi proprietà curative. Gli abitanti della capitale usano approvvigionarsi di questa acqua che, oltre ad avere una temperatura di quarantasei gradi, è potabile. Quindi molti ne fanno scorta per la vita quotidiana. Queste fontane sono libere e, quindi, tutti ne possono approfittare.

Da non perdere è la chiesa di Sveta Paraskeva. Non è molto lontana dalla moschea ed è raggiungibile con una passeggiata di quasi mezz’ora. Sveta Paraskeva è un tempio ortodosso dedicato ad un martire dell’Asia Minore. Risale al III secolo ed è la seconda chiesa più grande di Sofia. Per poco non è stata distrutta da una bomba sganciata durante il secondo conflitto mondiale.

 

Sofia è una città dalle mille sfaccettature e presenta occasioni di divertimento diurno e notturno, adatto proprio a tutti. È una città sempre viva dove si incontrano diverse storie che meritano solo di essere raccontate e vissute. Cosa aspettate a visitare Sofia e la Bulgaria?