La Sicilia è una terra di storia, di leggende e di paesaggi spettacolari. È questa la terra di coste spettacolari come la Scala dei Turchi, del vulcano Etna che ogni tanto fa sentire la sua roboante e terrificante voce e di montagne, come quelle che svettano nel cuore del Parco dei Nebrodi.
Cosa tratteremo
La ricchezza del Parco dei Nebrodi
Le Caronie, noti come Monti Nebrodi, sorgono tra le Madonie e i Peloritani e sono formati da rocce arenacee e argillose: alle vette arrotondate dominate dalla cima del Monte Soro, che sfiora i 1850mt di altezza, fanno da contraltare i picchi aguzzi dall’aspetto dolomitico delle Rocche del Crasto e del Monte San Fratello. Non mancano poi pendii dolci, una vegetazione lussureggiante e terrazzamenti naturali affacciati su vallate attraversate da fiumiciattoli che sfociano poi nel Mar Tirreno.
Intorno ai Monti Nebrodi si stende l’omonimo parco, di ben 85 mila ettari, in gran parte occupato da un fitto bosco e comprensivo di ben ventitré comuni, distribuiti tra la provincia di Enna, di Catania e di Messina.
Il nome del parco, considerato l’Area Protetta più vasta di tutta la Sicilia e tra le più grandi d’Europa, deriva dal greco nebros, in riferimento a quei caprioli che molto probabilmente popolavano l’area.
Un’escursione nel Parco dei Nebrodi permette di ammirare la vegetazione del parco, sviluppatasi in modo tanto rigoglioso grazie alle diversità climatiche e geologiche che caratterizzano le zone del parco. Attraversando dunque la macchia mediterranea, boschetti di querce, faggi, biancospini, pungitopo e agrifogli potrà capitare di avvistare uccelli come falchi, aquile reali, sparvieri e falchi, ma soprattutto i bellissimi cavalli Sanfratellani considerati il simbolo faunistico del Parco dei Nebrodi.
Ci sono diversi percorsi a disposizione dei visitatori per scoprire le bellezze del parco, primo fra i quali la Dorsale dei Nebrodi lunga ben 70 km: questo sentiero presenta una difficoltà media ed è adatto anche ai più giovani, con la possibilità di incontrare roditori, mammiferi e, presso un piccolo laghetto, uccelli acquatici.
Il Sentiero delle Sorgenti è certamente il più breve, ma è anche il più complicato e si snoda intorno ai 1300mt di altezza con la presenza di molte sorgenti di acqua.
Cosa vedere nel Parco dei Nebrodi
Il Parco di Nebrodi cela al suo interno numerose bellezze naturalistiche, in particolare il Bosco della Tassita dove sono custoditi le Taxus Baccata e le cascate dove refrigerarsi dopo lunghe camminate alla scoperta dell’area. Le Cascate di Catafurco sono un gioiello nascosto del parco: si trovano in una cavità naturale scavata nella pietra, altrimenti nota come Marmitta dei Giganti, e si gettano da un’altezza di 30 mt in una polla dove è possibile fare bagni totalmente immersi nella natura.
Altrettanto scenografiche sono le Cascate di Mistretta, costituite da ben sette salti d’acqua, la più imponente delle quali è la Cascata Pietrebianche, alta anche questa all’incirca 30mt.
Nel corso delle escursioni nel Parco di Nebrodi si possono poi visitare i laghetti montani cinti da vegetazione Lago Maulazzo e l’Urio Zilio, fino al Biviere di Cesarò nelle cui acque si specchiano le circostanti faggete.
Visitare questo parco siciliano, anche solo per la sua vastità e il numero di cose da vedere, esige molto impegno e tempo: proprio per questo all’interno dell’area naturale sono disseminate le cosiddette baracche, ovvero dei punti ristoro dove degustare le leccornie tipiche del luogo. La cucina del Parco di Nebrodi spazia dal suino nero locale, che viene allevato allo stato semi selvatico al Maiorchino di Novara di Sicilia: a questo gustoso formaggio viene dedicata annualmente una divertente sagra nello stesso borgo di Novara di Sicilia, con tanto di forme di formaggio fatte rotolare lungo le vie della cittadina.
A proposito di enogastronomia, ad appena 34 km di distanza dal Parco di Nebrodi sorge Bronte, proprio ai piedi dell’Etna e famosa per i suoi pistacchi considerati “l’oro verde” della Sicilia: una sosta a Bronte permette di degustare la crema Pistacchiella e un gelato al pistacchio che non ha eguali al mondo.